Formare i candidati nelle diverse discipline affinche’ acquisiscano le conoscenze artistiche necessarie per realizzare le LORO opere con tecniche artigianali.

Tutto nello storico spazio comune che favorisce lo scambio di idee e di progetti collettivi tra le diverse arti, dando enfasi al know-how e alla creatività dei singoli.

Ogni partecipante è seguito individualmente dal suo istruttore, dal primo momento fino al completamento del proprio progetto con conseguente realizzazione finale dell’opera. Sotto la propria guida, il tutor stimola i partecipanti a esplorare i propri più alti livelli di creatività in un contesto contemporaneo a Firenze, culla del Rinascimento.

Laboratorio Firenze è un luogo di ricerca e sperimentazione.

Si presenta come uno spazio interculturale che ha come scopo e ragione d‘essere il libero dialogo tra gli artisti e le loro opere.

Un viaggio verso la storia delle arti applicate e la moda.

La molteplicità delle discipline sono tra loro accumunate da un stesso spirito, quello di trasmettere e di comunicare.

Senza barriere e preconcetti per dar forma ad una vera e propria coreografia, come un poema epico in un prologo.

VIVA ARTE VIVA.
Biennale di Venezia

Visto che le mani sono gli strumenti digitali originali, servitevene!
Linda Barry

Laboratorio Firenze è uno spazio fatto con gli artisti e per gli artisti, sulle forme espressive che essi suggeriscono, i dubbi che propongono, le modalità di espressione che essi scelgono.

Abbiamo come obiettivo la creazione di un luogo in cui favorire la comprensione dei significati, generando incontri, risonanze e riflessioni.

Chi ha due o tre passioni autentiche non deve sentirsi in dovere di scegliere, perché è meglio non liberarsene, conservando tutte quelle che riempiono.
Steven Tomlinson del libro “Come rubare a un artista” di Austin Kleon

A Laboratorio Firenze pensiamo che l’opera deve coinvolgere la maggior parte dei sensi. Sentire il progetto tra le mani fa accadere qualcosa di quasi magico. Non avere la sensazione di lavorare: sembrerà di giocare.

Bisogna trovare il modo di coinvolgere il corpo nel lavoro.
I nervi non sono una via a senso unico: il corpo può parlare al cervello tanto quanto il cervello parla al corpo.

Bisogna muoversi, sentire che si sta realizzando qualcosa con il corpo, non solo con la testa, perché le opere che vengono solo dalla testa non sono un granché.
Austin Kleon

A Laboratorio Firenze vogliamo al contempo infondere una energia positiva e prospettica ai giovani artisti che rivolgono uno sguardo agli artigiani ed artisti scomparsi o dimenticati.